L’idea progettuale proposta considera la nuova scuola, non solo come spazio innovativo di apprendimento destinato ai suoi fruitori, ma come un vero e proprio luogo di comunità, pensato per offrire nuovi spazi destinati a favorire il confronto e l’integrazione; un luogo familiare e protettivo in cui ritrovarsi nelle diverse fasi dello sviluppo individuale e in diverse occasioni della vita collettiva. La proposta consiste nell’inserimento di tre volumi basamentali contenenti le funzioni condivise dalla Cittadella scolastica, permeabili e attraversabili dagli spazi vegetali e sportivi, al di sopra dei quali si colloca il volume contenente le aule e gli spazi laboratoriali. L’edificio si sviluppa su quattro livelli e si presenta come un organismo razionale al cui interno si articolano le varie attività. In contrasto con la compattezza dell’edificio, il progetto è stato sviluppato rimarcando una dualità formale, specchio della compresenza al suo interno di funzioni condivise con gli altri istituti della Cittadella dello Studente e di attività di esclusiva pertinenza della scuola.
L’intervento si inserisce in un contesto di paesaggio di pregio con una valenza prevalentemente agricola che nel tempo ha accolto inserimenti moderni. Da un lato il massiccio del Monte Catalfano, aldilà il mare, dall’altro una distesa di agrumeti. Caratterizza l’area la maglia regolare e ricorrente delle piantagioni ad agrumeto. Una trama regolare stereometrica che ritroviamo anche come fondativa della antistante villa san Cataldo. Il complesso scolastico è stato ragionato nel suo insieme e nelle sue relazioni con gli istituti esistenti, la cerniera del futuro Campus sarà il Parco. Un primo artificio tanto semplice quanto efficace è lo sviluppo di un asse cardanico che da est a ovest attraversa tutta l’area, unisce il futuro Auditorium, ancora allo studio, con il nuovo edificio scolastico che attraversa spingendosi fino al Liceo Scientifico D’Alessandro e all’istituto tecnico e alle aree sportive esistenti. Questo nuovo spazio arioso flessibile e fluido apre lo scenario ad una molteplicità di usi diversi autonomi ma anche interconnessi tra loro. Il progetto recepisce le nuove linee guida del MIUR per la progettazione dell’edilizia scolastica, in cui i concetti di flessibilità ed innovazione diventano gli elementi cardine del progetto. Dal momento che l’indirizzo scolastico non è pienamente definito, gli spazi scolastici, delle aule e dei laboratori, nonché tutte le funzioni condivise, sono dotati di grande flessibilità, grazie alla semplicità distributiva, strutturale e costruttiva. Le scelte costruttive e strutturali infatti tengono conto anche della tipologia di spazio per l’apprendimento che ospiteranno: un sistema intelaiato più tradizionale per le aule, e un sistema ad esoscheletro che libera completamente la pianta della parte di volume che ospita la palestra e i laboratori. I due piani della didattica e dei laboratori sono due piani gemelli, in cui la modularità della struttura offre importanti possibilità di trasformazione, adattandosi alle esigenze future dell’istituto. Gli ambienti sono facilmente riconfigurabili e sono in grado di rispondere a contesti educativi sempre differenti.
Il concept
La piazza coperta
Assonometria: il campus scolastico
Le piante
Assonometria: spazi di condivisione