Il concept di base del progetto guarda ad una costante ibridazione culturale, espressione del fluido modo di vivere contemporaneo. La struttura intende evocare un senso di patrimonio comune attraverso l'uso di forme e spazi che diano l'idea di un valore collettivo in cui la memoria identifica forme, spazi e materiali. Il progetto si basa sulla reinterpretazione della ‘camera dello scirocco’, una tipica grotta, presente nell’area mediterranea, creata per difendersi dallo scirocco, un vento caldo africano. L'idea per la nuova installazione estiva all'aperto è quella di trasformare la piazza del Museo in uno spazio ricreativo che offra allo stesso tempo spunti di riflessione su temi attuali dibattuti come la multiculturalità del nostro tempo così come gli aspetti didattici legati alla costruzione dell’installazione e le radici da cui prende forma.
Il progetto prevede la frammentazione geometrica in elementi semplici di un tipico modello a camera di scirocco a forma circolare. La scomposizione in elementi semplici e la successiva ricomposizione genera quattro volumi disposti liberamente su un parterre erboso, ciascuno definendo un'area di influenza in cui si possono svolgere diverse attività in completa fluidità e libertà di movimento. Grazie alle loro caratteristiche geometriche, i padiglioni sono profondamente ombreggiati durante tutta la giornata. Oltre all'imponente filare di pioppi, i rami bassi e orizzontali degli agrumi garantiscono l'ombra diretta sulle sedute.